28.11.08

An Evening At The Concerts. 1/ Lento

Non ero affatto convinto di questo concerto. Mi ero lasciato trascinare di buon grado, ma senza aspettarmi miracoli o rivelazioni. Questo per il semplice fatto che sono sempre un po' scettico nei confronti del connubio metal-ambient-postrock. Tuttavia, sono contento di essermi sbagliato, per così dire.
Premettendo che dei Lento avevo sentito solo qualcosina su myspace, quando mi si sono presentati davanti, basso, batteria e tre chitarre mi hanno fatto una discreta impressione.
Dopo il primo pezzo ero già contento di essermi lasciato convincere. E il resto del concerto non ha cambiato di una virgola il mio punto di vista, se non forse in meglio.
Chitarre cattive e decisamente violente di stampo doom si incrociavano con dilatati momenti ambient, con una sezione ritmica alle spalle assolutamente non invasiva (forse anche troppo), che però ha lavorato sempre a pieno regime con un onestissimo risultato. Le tre chitarre si spartivano comodamente i generi: una teneva le ritmiche pestone, l'altra si occupava di melodia e inserti ambient, la terza si divideva i compiti delle precedenti, come l'ago di una bilancia, mettendo l'accento di volta in volta sulla componente metal o su quella post-rock della band, a seconda dell'occasione.
Anche la presenza scenica rispecchiava i rispettivi ruoli dei musicisti, e c'è da dire a loro favore che nonostante l'assenza di un cantante o un musicista preponderante come figura principale nella dinamica del gruppo il risultato è stato egualmente interessante e mai noioso o pesante.
Il lato (solo leggermente) dolente erano i volumi, in generale alti, ma troppo bassi per questo gruppo in particolare, da cui mi aspettavo un fischio continuo nelle orecchie almeno fino al giorno dopo.
Detto tutto questo, ciò che mi viene da affermare sulle basi del concerto e del loro album "Earthen", è che i Lento sono un gruppo più che promettente. E ce ne fossero, in Italia, di gruppi così. Gruppi che propongono un'intelligente continuazione di quel filone di musica che negli anni novanta si definiva come post-rock, e che con la fine del vecchio millennio è esploso, dando origine a una moltitudine di sottogeneri figli che si muovono alla cieca, spaventati e spaesati dall'assenza di punti fissi.

Oltretutto, eloquente risposta alle malelingue che si lamentano costantemente della totale assenza di eventi decenti a Genova.
Tiè.

m.s.

www.myspace.com/lento