29.6.09

Recensione su Rockambula

Recensione numero due,

QUI.


oggi iniziamo a registrare il prossimo ep.
wish us luck.

un abbraccio.


e ricordatevi: undici luglio.

24.6.09

Recensione su Komakino'zine

Prima recensione di Everyday and Never, su Komakino.

La trovate QUI.

First review of Everyday and Never ep, on Komakino.

HERE.


Già che ci sono, vi segnalo anche il prossimo appuntamento live. L'undici di luglio (11/07) suoneremo a Villa Doria, Pegli. Possibili nomi molto fighi (oltre a noi, ovviamente), vi terrò aggiornati, voi intanto fateci il favore e tenetevi liberi.
Su, dai.

17.6.09

An Evening At The Concerts. 8/ Carla Bozulich

Sono un po' in ritardo sulla tabella di marcia, ma comunque.
Carla Bozulich è uno di quei personaggi destinati a portarsi dietro sempre e comunque il peso della loro fama. Dico "peso" perchè venire paragonata a un primo Nick Cave per lo stile sciamanico con cui si presenta sul palco significa essere rappresentanti del filone più scuro di quel blues-noise-dark che caratterizza i suoi lavori da solista (più di ogni altro "evangelista") così come le sonorità degli Evangelista (si, non sono solo un disco ma anche una band) su "Hello Voyager", non proprio il genere di musica che si può fare toccando solo corde superficiali con leggerezza.
Fatta la premessa, non si può dire che la Bozulich non sia all'altezza della sua fama. Lei chitarra e voce, accompagnata (solo) da un violoncello, il cui contributo è stato tanto stupefacente quanto quella della protagonista.
Il duo passa da momenti scarni e rumorosi, caos ancestrale ruvido come la pelle di uno squalo a pezzi più schiettamente cantautoriali. Le vere perle sono però state le canzoni a metà tra i due poli suddetti, in cui la voce straziata e straziante si scontrava con le sferzate nervose del cello e della chitarra mettendo in piedi architetture scurissime e ipnotiche in un susseguirsi di crescendo, minimalismi, cantilene angoscianti dall'animo blues e noise incontrollati.
E così, senza accorgersene neanche il concerto arriva alla fine, e dopo un bis a richiesta unanime la cantante americana ritorna sul palco chiedendo scusa per non avere più canzoni, ridacchiando.
Tutti a casa quindi, e direi che ha dato tutto quello che doveva dare, senza farci mancare niente.
Chapeau.

ms

13.6.09

TakeoverDrama presents Still Leven

ovvero io e Jack alle prese con il podcast ddrama.

QUI.

god bless you.

6.6.09

An Evening At The Concerts. 7/ Nadja

I Nadja sono Aidan Baker e Leah Buckareff. L'aggettivo giusto per Baker è instancabile; la sua produzione solo con i suddetti è di sette lp a partire dal 2003, più un numero consistente di ep e split. Poi ci sono collaborazioni varie tra cui per esempio una con il nostrano Netherworld (aka Alessandro Tedeschi), una notevolissima con Tim Hecker e l'ultima in linea cronologica con il canadese Thisquietarmy, con cui tra l'altro ha diviso il palco al Buridda.
Anyway.
Se a uno non piace il genere (ambient/doom/shoegaze) c'è poco da fare, ha ceffato serata. Se invece a uno piace il genere direi che giovedì scorso si sarebbe potuto ritenere pienamente soddisfatto (tranne forse che per i volumi leggermente bassi). Una volta che si comincia a seguire il filo lungo quale si snoda il concerto, viene fuori che non è solo casino, non è solo ambient droneggiato. C'è uno scheletro solido ed elaborato che regge le canzoni, c'è un progetto dietro alle melodie distorte e dilatate che si susseguono in maniera tutt'altro che statica.
Bisogna un attimo impegnarsi, eh. Ma ne vale la pena.

Vi ricordo anche che giovedì prossimo c'è Carla Bozulich (!!!).
Bye bye.

ms