28.2.09

Now they're no more. 02/ The Delgados

Who: Alun Woodward, Stewart Henderson, Paul Savage, Emma Pollock.
Where: Hamilton, Scotland
When: 1994 -2005
What: something between indie rock and noise pop.
Where are they now: Emma Pollock

Albums:
1. Domestiques (1996 Chemikal Underground) 2/5
2. Peloton (1998 Chemikal Underground) 4/5
3. The Great Eastern (2000 Chemikal Underground) 4/5
4. Hate (2002 Mantra) 1/5
5. Universal Audio (2004 Chemikal Underground) 4/5


The Delgados - No Danger

I've been hanging round for days
still confused about the way you came
Take the portraits from the wall
take them down and burn them all
I know what I've become

By the marks upon their arms
there was nothing that they lacked in charm
But now I've got to choose
who from you is gonna lose
and who is going through

By the stories that were told
I decided to reject the bold
embrace the cowardly and the weak
we had laughs that lasted weeks
they're inside and I sing here

Now I would swear this life is you
You've been around since we were twenty two
but now you've got the rush
when you're cold and when you're touched
I know things don't mean much


'Cause we don't know we're strong enough
and chances come too soon
But people, people, we're not in love
and now we're singing out of tune

Just go out and get it straight
There are questions here that just can't wait
Leave romantics to their spite
leave the footballs to their pints
alternatives we'll find

But there's nothing we can find
while our lives are plush and kind of fine
So we'll all call it a day
people follow in our wake
a nothing's hall of fame

'Cause we don't know we're strong enough
and chances come too soon
But people, people, we're not in love
and now we're singing out of tune

Come on babies, find a vein
Roll your sleeves up, find your arms insane
Walking out in little lines
down the corridors of life
and on to what you'll find

Out the door and down the street
over fences glens and ditches deep
And who from us is gonna choose
who will win and who will lose?
I know it won't be me

'Cause we don't know we're strong enough
and chances come too soon
But people, people, we're not in love
and now we're singing out of tune

'Cause we don't know we're strong enough
and chances come too soon
But people, people, we're not in love
and now we're singing out of tune

watch: The Delgados - No Danger


m.s.

18.2.09

C'è chi l'ha detto prima e meglio di noi.

"Per finire"

In qualche parte del mondo
c'è chi mi ha chiesto un dito
e non l'ho mai saputo. La distanza
di quanto più s'accorcia di tanto si allontana.

E. Montale

An Evening At The Concerts. 3/ Marlene Kuntz

Sarò breve. Non tanto per scelta, più che altro per il fatto che io dei Marlene Kuntz so poco e niente. Non ho mai ascoltato un loro album dall'inizio alla fine nè mai prima di ieri li avevo visti in concerto. Comunque, vedrò di farmi una cultura su di loro, perchè ammetto che mi hanno incuriosito, a tratti. Stiamo parlando di un gruppo con un'attività ormai ventennale sulle spalle, e infatti si sono dimostrati impeccabili nell'esecuzione. A parte quello, li ho preferiti nelle canzoni più rumorose e mento cantautoriali, che purtroppo erano in minoranza nella scaletta. Interessante anche l'improvvisazione (che per quanto ne so potrebbe essere anche una canzone, ma a me è sembrata inequivocabilmente un'improvvisazione) a metà del primo bis, e il momento recitativo-declamatorio di Godano, forse l'unico momento valorizzato dal trovarsi in un teatro (il teatro della tosse, per la precisione). Avrei voluto vederli una decina di anni e possibilmente stando in piedi. E possibilmente in piedi anche loro, a differenza di ieri, dove pareva di trovarsi davanti un "unplugged". Poco convincente la cover italianizzata di "Here comes the sun" dei Beatles.
E bon.

13.2.09

Quoting Aidan John Moffat

Former Arab Strap singer, Aidan Moffat, writes for the Vice blog, in the weekly column called "A good thing to lose". You should check it out. In particular I'm quoting some words from his review of "Mamma mia!" about the acting of Pierce Brosnan, on which I completely agree:

"[...]Colin Firth reveals a quite shocking soprano while Julie Walters raises a smile, but the clear Man of the Match is Pierce Brosnan. God, I love Pierce Brosnan. I’d gladly watch all his scenes every weekend for the rest of the year. He can’t sing at all, but he doesn’t need to: he’s Pierce Fucking Brosnan. I can’t explain it, but there’s something in the very essence of that man that makes me warm inside, and when he wasn’t on screen I spent the time of his absence ardently anticipating his return. Have you seen him in The Matador? I love him in that."

m.s.

And now, ladies and gentlemen...

Still Leven are also on facebook.
Maybe you don't know but we're on last.fm as well, and since quite a long time now.
Coming soon: flickr and a bunch of photos.

Stay tuned, stay easy.

11.2.09

An Evening At The Concerts. 2/ Mogwai+Errors+Chris Brokaw

Premetto che avevo già visto i Mogwai una volta in passato, nel 2002 al Frequenze Disturbate di Urbino, nel periodo di Rock Action. Ed era stata un'esperienza illuminante e sicuramente difficile da dimenticare. Da allora al concerto di ieri sera, al Rolling Stone di Milano, sono passati sette anni e tre album nuovi. Tre album, alla fine dei conti, deludenti (soprattutto l'ultimo). Tre album che magari apprezzerei in qualche modo se non portassero la firma Mogwai, gli stessi Mogwai che hanno firmato "Ten Rapid", "Come on die Young", la raccolta "Ep+6" e un CAPOlavoro come "Young Team". Ma c'è poco da lamentarsi e rifarsi al passato con la nostalgia sulla punta della lingua, il tempo passa per tutti e non è clemente con nessuno. Stadifatto che ero convinto, oltre ogni ragionevole dubbio, che non ci sarebbe stata alcuna delusione per quanto riguarda il lato live. Comunque, partiamo dal principio.
Apre il concerto Chris Brokaw, di New York, ex-Codeine e ex-Come. Una buona mezz'ora di canzoni chitarra e voce, con stile, mai calcate troppo, a volte tirate leggermente per le lunghe. Un opening act onesto e per niente pretenzioso.
Seguono gli Errors, compaesani dei Mogwai, i quali non solo li hanno presi sotto l'ala protettiva della Rock Action records, ma se li sono anche portati dietro in tour. Indie rock strumentale molto new-wavey sposato felicemente con un orecchiabilissimo synth-pop. Mai banali, precisi e simpatici (soprattutto il batterista che continuava a ridere senza una ragione). Se possibile mettete le mani sul loro debutto
"It's Not Something but It Is Like Whatever".
E che dire infine dei Mogwai? La scaletta non mi ha convinto appieno, per le ragioni illustrate più in alto, ma questo non toglie davvero nulla al concerto. I cinque ragazzi sanno tirare su dei muri di suono devastanti, e a volte a vederli li, i tre chitarristi e il bassista, immobili, sguardo perso nel vuoto, viene davvero da chiedersi che non siano i fottuti cavalieri dell'apocalisse. Dal vivo, (quasi) tutte le loro canzoni funzionano perfettamente. Ovvio che per "Mogwai Fear Satan" l'atmosfera era surreale, così come per "Like Herod". Ma anche "Batcat" e "We're no here" hanno fatto il loro sporco lavoro. La vera soddisfazione per me è stata "Summer", perla indimenticabile e forse canzone-prototipo del suono tipicamente mogwaiano.
Detto questo, rimane poco altro da dire. Stando in prima fila con davanti gli amplificatori di Stuart Braithwaite diciamo che i suoni erano un po' confusi, un altro modo per dire che mi stanno ancora fischiando le orecchie.
Ad ogni modo, a conti fatti i Mogwai difficilmente daranno mai delle delusioni live. E questa non è cosa da poco.

la scaletta:
# i'm jim morrison, i'm dead
# hunted by a freak
# friend of the night
# mogwai fear satan
# scotland's shame
# i know you are but what am i?
# i love you, i'm going to blow up your school
# the precipice
# summer
# thank you space expert
# 2 rights make 1 wrong
# we're no here

Pausa

# like herod
# batcat


m.s.

9.2.09

Newsynews

Hello people,
I hope you are doing well.

We have some news, and precisely two new songs up on our myspace.
The first one, "The Dreamer" is part of our forthcoming ep "Everyday and never", for Imao in the mouth records.
The second one, "He was digging to find the moon" will be, together with another song and a remix by Japanese Gum on the compilation "Fields of mars", released by Nomadism/Cydonia.

Just listen, enjoy, and tell us what you think about it.

Cheers,
m.s.